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Strain Counterstrain

 

 

La tecnica Strain Counterstrain, messa a punto negli anni 50 da uno osteopata statunitense il Dr. Lawrence H. Jones, è una tecnica manuale osteopatica che prevede un approccio gentile.

Consiste essenzialmente in una procedura di riposizionamento neurologico passivo del corpo in direzione di una specifica posizione di comodità.
Questo corretto riposizionamento agisce al fine di risolvere il dolore e ripristinare l’area in disfunzione, fermando l’inappropriata attività propriocettiva che mantiene la disfunzione somatica nell’area interessata.

La tecnica manuale in definitiva consiste in un gentile sovrallungamento diretto nella direzione opposta a quella data dallo scorretto messaggio di stiramento.

 

La tecnica Strain Counterstrain è utilizzata per:

  • Rilasciare la tensione in aree tese nel corpo
  • Riportare la forza nei muscoli inibiti
  • Ripristinare la mobilità ariticolare
  • Riprogrammare le catene muscolari
  • Ristabilire la simmetria del corpo
  • Ridurre un’algia neurale
  • Ridurre il dolore da movimento
  • Ridurre l’edema locale
  • Riequilibrare le tensioni fasciali

 

I benefici della tecnica Strain Counterstrain spesso sono di immediato riscontro da parte del paziente, che può da subito percepire la diminuzione di tensione ed il nuovo equilibrio strutturale dell’area trattata.

 

La tecnica può essere applicata a ogni specifica regione del corpo umano, ed in un modo non invasivo: i pazienti con problemi acuti hanno una risposta formidabile grazie alla caratteristica gentilezza del suo approccio, così come i pazienti cronici possono ottenere risultati rilevanti laddove altre tecniche hanno invece fallito.

 

La tecnica Strain Counterstrain prevede che ogni parte del corpo trattata sia mantenuta nella sua posizione corretta per soli 90 secondi, per poi essere riportata, in un modo gentile, dolce e lento, nella sua posizione fisiologica prima di passare alla successiva zona da trattare.

In genere con una semplice posizione il clinico può spegnere aree multiple di “Tender Points” (TP, Punti Tesi, specifiche piccole aree di tensione nei tessuti di tutto il corpo).

La corretta sequenza di trattamento sarà eseguita dopo una valutazione dell'intero corpo del paziente e delle disfunzioni, le quali saranno trattate una dopo l’altra in modo da lavorare al ripristino dell’omeostasi dei tessuti.

 

"Ogni parte del corpo è mantenuta nella sua posizione corretta per soli 90 secondi e poi riportata nella sua posizione fisiologica in un modo dolce e lento, prima di scegliere la zona successiva da trattare.
Generalmente con una semplice posizione il clinico può spegnere multiple aree di (TP).
La corretta sequenza di trattamento valuterà per intero il corpo e le sue disfunzioni trattandole una dopo l'altra di modo da ripristinare l'omeostasi dei tessuti."

 

Dal sito ufficiale della Jones Institute SCS




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